Tirocinio e praticantato
Che cos'è il tirocinio?
Il tirocinio è regolamentato in Italia dall'art. 18 della L. 196/97 ("Pacchetto Treu") e dal D.M. 142/98. La legge di riforma n.92 del 2012 all'art. 1 commi 34, 35 e 36, ha imposto il raggiungimento di un accordo fra Stato, Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per la definizione di linee guida condivise in materia di tirocini formativi e d'orientamento. L'accordo è stato definitivamente sottoscritto in data 24 gennaio 2013. A partire da questa data le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano hanno avuto sei mesi per recepire nelle proprie normative quanto previsto dal nuovo accordo. Ogni Regione e ogni Provincia Autonoma ha definito modalità e proprie linee di attuazione dei tirocini. Regione Lombardia in data 8 novembre 2013 ha pubblicato i Nuovi Indirizzi regionali in materia di tirocini che sono entrati in vigore in data 8 dicembre 2013.
Il tirocinio è un'esperienza in azienda in cui il/la tirocinante ha la possibilità di sperimentare le proprie conoscenze professionali, acquisire on the job le competenze professionali necessarie a ricoprire adeguatamente uno specifico ruolo professionale, confrontarsi con una realtà aziendale concreta, orientarsi alle scelte professionali.
Il tirocinio è un'esperienza in azienda in cui il/la tirocinante ha la possibilità di sperimentare le proprie conoscenze professionali, acquisire on the job le competenze professionali necessarie a ricoprire adeguatamente uno specifico ruolo professionale, confrontarsi con una realtà aziendale concreta, orientarsi alle scelte professionali.
Le linee di indirizzo in materia di tirocini regolamentano la loro applicazione: tipologie, caratteristiche, destinatari, durata, l'indennità di partecipazione, l'attestazione dell'attività svolta, ecc. Le nuove linee di indirizzo individuano tre macro tipologie: i tirocini curriculari, all'interno dei piani di studio, i tirocini extra-curriculari, finalizzati all'orientamento al lavoro e alle scelte professionali e i tirocini estivi. Nei tirocini extra-curriculari troviamo i tirocini formativi e di orientamento, destinati ai neo-qualificati o neodiplomati e neolaureati, e promossi entro dodici mesi dalla data di conseguimento del titolo, con una durata di 6 mesi e i tirocini con finalità di inserimento o reinserimento al lavoro, destinati a inoccupati, disoccupati e a categorie svantaggiate che possono avere una durata duperiore ai 6 mesi. L'ultimo gruppo sono i tirocini estivi d'orientamento, promossi durante le vacanze estive per studenti iscritti a un percorso di istruzione o di formazione; questi tirocini sono attivati dalle istituzioni scoalstiche e possono non essere esclusivamente finalizzati al piano di studi.
Il tirocinio extracurriculare viene attivato solo a seguito di un progetto formativo concordato con l'azienda e il soggetto promotore che può un centro accreditato o un centro autorizzato dalla Regione Lombardia. Il progetto descrive l'attività e le competenze professionali che verranno sviluppate e la formazione relativa alla salute e sicurezza che deve essere erogata entro i primi 60 giorni di tirocinio; questa formazione è obbligatoria come previsto dal "Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro" (D.Lgs. 81/08, art. 2 comma 1 lett. che equipara il tirocinante al lavoratore.
Il tirocinio extracurriculare ha le seguenti caratteristiche:
1) non è un rapporto di lavoro e alla sua conclusione l'azienda non è obbligata ad assumere;
2) il tirocinante deve seguire il corso di salute e sicurezza entro i primi 60 giorni del tirocinio;
3) ogni tirocinanti ha diritto ad una indennità, anche in forma forfetaria, in relazione alla prestazione svolta. Regione Lombardia prevede un' indennità pari a € 400, riducibile a € 300 qualora si preveda la corresponsione di buoni pasto o nel caso in cui il tirocinio preveda un impegno giornaliero non superiore a 4 ore.
I giovani e le persone interessate a svolgere un tirocinio possono rivolgersi ai Centri per l'impiego della Provincia di Varese e consultare le offerte del Servizio Tirocini dei Centri per l'impiego disponibili sul sito della Provincia di Varese
Il tirocinio extracurriculare viene attivato solo a seguito di un progetto formativo concordato con l'azienda e il soggetto promotore che può un centro accreditato o un centro autorizzato dalla Regione Lombardia. Il progetto descrive l'attività e le competenze professionali che verranno sviluppate e la formazione relativa alla salute e sicurezza che deve essere erogata entro i primi 60 giorni di tirocinio; questa formazione è obbligatoria come previsto dal "Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro" (D.Lgs. 81/08, art. 2 comma 1 lett. che equipara il tirocinante al lavoratore.
Il tirocinio extracurriculare ha le seguenti caratteristiche:
1) non è un rapporto di lavoro e alla sua conclusione l'azienda non è obbligata ad assumere;
2) il tirocinante deve seguire il corso di salute e sicurezza entro i primi 60 giorni del tirocinio;
3) ogni tirocinanti ha diritto ad una indennità, anche in forma forfetaria, in relazione alla prestazione svolta. Regione Lombardia prevede un' indennità pari a € 400, riducibile a € 300 qualora si preveda la corresponsione di buoni pasto o nel caso in cui il tirocinio preveda un impegno giornaliero non superiore a 4 ore.
I giovani e le persone interessate a svolgere un tirocinio possono rivolgersi ai Centri per l'impiego della Provincia di Varese e consultare le offerte del Servizio Tirocini dei Centri per l'impiego disponibili sul sito della Provincia di Varese
Questo strumento di politica attiva del lavoro può essere utilizzato anche da cittadini extracomunitari non residenti in Italia, l'accesso è disciplinato da norme specifiche.
Riferimenti normativi
- Legge 24 giugno 1997, n. 196 "Norme in materia di promozione dell'occupazione" (v. art. 18)
- Accordo e Linee guida in materia di tirocini 24 gennaio 2013
Link
Che cos'è il praticantato?
Per svolgere determinate professioni è necessario essere iscritti ad un apposito Albo o Ordine professionale e, in generale, tale iscrizione richiede che sia stato svolto un periodo di pratica professionale e che si sia superato un esame.
Ad esempio, sono soggetti all'iscrizione ad un ordine professionale: Assistenti sociali, Avvocati e procuratori, Biologi, Consulenti del lavoro, Dottori commercialisti, Farmacisti, Geometri, Giornalisti, Infermieri, Ingegneri ed architetti, Medici ed Odontoiatri, Notai, Periti industriali, Psicologi, Ragionieri e periti commerciali, Veterinari, ecc.
La pratica professionale consiste in un periodo di formazione sul lavoro nel quale il praticante è affiancato da un professionista già iscritto all'Albo o all'Ordine di riferimento.
Ogni Ordine stabilisce specifiche modalità di praticantato e le caratteristiche dell'esame di accesso alla professione.
Consulta l'elenco dei principali albi ed ordini professionali riconosciuti dalla legge italiana.